Dei ed individualità

L’intervento degli Dei nelle vicende umane è molto frequente in Omero e questa costante presenza divina ha provocato un fondamentale fraintendimento in molti studiosi che hanno tratto da ciò la deduzione che l’uomo descritto dal poeta fosse pertanto privo di individualità e di introspezione psicologica. Niente di più sbagliato.

La religiosità omerica può essere letta più come una divinizzazione del reale, dell’Essere in tutta la sua completezza, piuttosto che un’enunciazione di ideali e speranze; questa visione coinvolge anche il complesso meccanismo che vede gli Dei entrare in rapporto coi moti dell’animo umano. E’ stato spesso fatto notare che l’uomo omerico manca di introspezione e che nel momento in cui gli viene in mente un’idea o prova un sentimento egli ne ascrive l’ispirazione ad una divinità: questa viene addotta a prova della primitività ed ingenuità del pensiero di Omero e del fatto che i suoi eroi non siano in realtà autonomi, bensì manipolati dalla divinità.

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