Interiorità ed azione

Spesso è stato rilevato come Omero non indaghi i recessi più reconditi dell’animo umano; egli tuttavia riesce magistralmente a delineare con pochi tratti i moti dell’anima di ogni personaggio, anche il più oscuro.

Per contestualizzare in modo opportuno il discorso occorre far rilevare un aspetto essenziale, troppo spesso ignorato. Il fatto che l’Iliade sia commentata ed analizzata come opera letteraria fa scordare che si tratta pur sempre di un poema epico, e cioè del racconto delle gesta di uomini d’azione, genere letterario diverso dalle Confessioni o dai Pensieri di uomini per lo più volti alla “contemplazione”. Non che gli uomini d’azione non possano anche dedicarsi alla riflessione su se stessi e sulla propria anima, come in effetti faranno Marco Aurelio e Giuliano, per fare solo alcuni esempi antichi, ma non prendere in considerazione il fatto che il tema dell’Iliade esula per sua natura da questo genere di opere sarebbe assurdo quanto svalutare un trattato filosofico perché non vi si trovano descrizioni di battaglie.

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